Antonino Giuffrida

La finanza pubblica nella Sicilia del ‘500

1999. - Caltanissetta-Roma, - Salvatore Sciascia Editore s.a.s.,

ISBN: 88-8241-043-9

Il volume, il cui supporto documentario è costituito da fondi archivistici quasi del tutto inesplorati, esamina il tema delle interazioni fra finanza pubblica ed economia per la costruzione del nuovo stato siciliano del cinquecento. Una costruzione che passa attraverso un faticoso e, spesso, involuto processo di trasformazione delle strutture amministrative ed istituzionali medievali che si adattano al mutare delle condizioni politiche ed economiche. La guerra rappresenta il motore principale di questo processo di trasformazione. Armare eserciti di professionisti oppure predisporre flotte sempre più numerose di galere da combattimento, costa sempre di più. Una prima risposta a questa necessità è data dall’aumento della pressione fiscale sia attraverso la crescita del numero dei donativi (imposte dirette sul reddito) sia con il moltiplicarsi di gabelle sul commercio, soprattutto su quello internazionale del grano (tratte e tasse diverse). Lo Stato, per raggiungere tali obiettivi, deve dotarsi di strutture amministrative sempre più raffinate, sia per il controllo dei flussi finanziari, sia per la gestione di queste risorse. Su questo scenario si presentano come compartecipi: il Viceré, espressione diretta della volontà della Corona; il Parlamento, luogo d’incontro e di mediazione degli interessi della nobiltà e dei ceti dirigenti dei comuni demaniali e delle tre città più importanti del Regno (Palermo, Messina e Catania); la burocrazia, sempre più specializzata nella gestione degli strumenti del credito sino a quel momento patrimonio esclusivo dei commercianti; ed infine gli stessi mercanti stranieri che detengono, fra l’altro, il controllo dei banchi sia pubblici che privati e, conseguentemente, di tutte le leve del credito. Il quadro complessivo che scaturisce da queste pagine non solo contribuisce ad approfondire la conoscenza del cinquecento siciliano, ma rappresenta anche uno strumento per effettuare un confronto con la realtà economica e sociale d’altre coeve società europee.
Si ringrazia l’editore Sciascia (Caltanissetta-Roma) per avere autorizzato la messa on line del testo non ancora esaurito e pertanto reperibile sul mercato librario. Di esso si consente la lettura, ma non la riproduzione.