Danilo Pedemonte

La borsa e la cifra: alcune riflessioni sull’attività spionistica inglese ai danni del Pretendente Stuart tra gli anni Venti e Trenta del Settecento

Sommario
L’insediamento sul trono britannico della dinastia hannoveriana (1714) apre una fase complessa della storia inglese. Da un lato si assiste a una crescita della stabilità interna grazie all’azione dei ministeri di Stanhope e Walpole; dall’altro lato rimane sempre viva la minaccia portata alla monarchia da Giacomo III, Pretendente Stuart alla corona britannica. Il presente contributo si pone due obiettivi: ricostruire il perché l’azione spionistica ai danni di Giacomo abbia rappresentato uno dei fattori cruciali nell’operazione di rafforzamento della stabilità interna inglese; delineare un quadro della rete dell’intelligence inglese in Italia tenendo conto dei vari attori che l’hanno animata. Sono inoltre presentate alcune considerazioni di carattere generale sull’attività spionistica, concernenti in particolare i canali di trasmissione delle informazioni e gli aspetti connessi alla retribuzione degli agenti.

Abstract
With the accession of a new dynasty to the British throne in 1714 a new and complex era begins. On one hand the domestic policy of Stanhope and Walpole brings internal stability; on the other hand the existence of a rival, the Stuart Pretender, claimant to the throne is a destabilizing feature in British politics. This essay has two aims: firstly it describes the intelligence as a crucial element to preserve stability; secondly it reconstructs the English spying network in Italy. Some general considerations on the British intelligence and its economical and logistical aspects are also provided.

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