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Un napoletano nella Rivoluzione francese: appunti per una biografia di Luigi Pio   153


                    epigrafe la data del 4 luglio 1776), destinato a una grande fortuna
                    nella Francia rivoluzionaria. Ricordiamo, d’altra parte, che il rico-
                    noscimento degli Stati Uniti da parte della Gran Bretagna sarebbe
                    avvenuto ufficialmente solo nel settembre del 1783, con la firma del
                    Trattato di Versailles.
                       Questo costoso gadget faceva parte del notevole sforzo compiuto in
                    quegli anni dai rappresentanti americani a Parigi per irrobustire la le-
                    gittimazione della nuova nazione e crearle spazi di presenza politica e
                    commerciale in Europa. Possederlo tuttavia aveva per Pio un valore,
                    per riprendere le sue parole, ‘come privato’: era un pegno di amicizia.
                       Questo pur piccolo episodio fa ripensare alla questione del ruolo di
                    Pio nelle trattative per un trattato commerciale tra gli americani e Na-
                    poli.


                    5. Il caso delle trattative per un trattato commerciale con gli Stati
                        Uniti

                       Della corrispondenza diplomatica di Pio rimangono all’Archivio di
                    Stato di Napoli alcune comunicazioni che fanno parte di dossier rela-
                    tivi alle dispute sulle visite doganali a bordo dei bastimenti napoletani
                    nei porti francesi e, soprattutto, ai negoziati per un trattato commer-
                    ciale con gli Stati Uniti . Nel maggio 1784, il Congresso continentale
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                    decise di inviare a Parigi ai commissari Adams, Franklin e Jefferson
                    istruzione di negoziare per stipulare trattati commerciali con vari Stati
                    europei,  l’Impero  ottomano  e,  possibilmente,  gli  Stati  barbareschi,
                    purché naturalmente gli Stati Uniti vi fossero considerati come na-
                    zione unitaria . Del significato e dei percorsi delle trattative con Na-
                                  67
                    poli, cui Jefferson teneva particolarmente, si sono occupati specialisti
                    di storia delle relazioni diplomatiche e di storia delle Due Sicilie e non
                    si intende qui riaffrontare la questione, che ci interessa solo a propo-
                    sito di Pio.
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                       66  Asn, Esteri: tracce di Pio rimangono nei fasci 542, 4207 e 4210. Colgo l’occasione
                    per un ringraziamento a David Armando e a Ottavia De Luca d'Amato.
                       67  Continental Congress to the American Commissioners: Instructions (7 May 1784; 3
                    June 1784), in The Papers of Benjamin Franklin cit., disponibili in Founders online, Na-
                    tional Archives, https://founders.archives.gov/documents/Franklin/01-42-02-0141.
                       68  Si segnalano, tra gli studi più recenti, M. Sirago, Diplomatic Relations and Trade
                    between the Kingdom of Naples and the United States in the Late 18 th  and Early 19 th
                    Century e A.J. Antonucci, The American Mediterranean in the Age of Thomas Jefferson,
                    in E. Fonzo, H.A.Haakenson (eds.), Mediterranean Mosaic: History and Art, ICSR Medi-
                    terranean Knowledge, Fisciano, 2019, DOI: 10.26409/2019MKbook01, pp. 135-148 e
                    149-173; e S.M.Cicciò, Al centro del Mediterraneo: Le relazioni commerciali e diplomatiche
                    tra Messina e gli Stati Uniti (1784-1815), «RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa


                                                  Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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