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Un napoletano nella Rivoluzione francese: appunti per una biografia di Luigi Pio 155
Adams e avergli anticipato a voce i sentimenti del Re, concordando che
avrebbe messo tutto per iscritto . Così fece in una lettera ufficiale ai
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Commissari americani datata 22 gennaio 1785, confermando poi a
Napoli di aver fatto tutto come gli era stato ordinato in dicembre . Gli
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americani compresero che, al di là delle assicurazioni verbali, da parte
della Corte di Napoli mancava la volontà di mandare avanti in tempi
brevi il negoziato, tanto che già il 9 febbraio scrivevano al Congresso
che non intendevano insistere . John Adams scriveva il 9 marzo da
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Auteuil al membro del Congresso Elbridge Gerry: «Naples probably
waits for Spain» .
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Più indiretto fu il tentativo successivo di sondare l’umore della
Corte di Napoli, non solo ai fini del commercio, ma sul soccorso alle
navi americane in caso di attacchi dei corsari algerini. Si tratta della
lettera di un privato che era in contatto con John Adams e non parlava
di certo solo a titolo personale. Il mercante newyorchese Eliphalet
Brush scrisse a fine marzo 1785 mentre si trovava a Napoli. La lettera
risulta, dalla minuta relativa alla risposta da dare, indirizzata alla Se-
greteria della Guerra e della Marina. Il contenuto della risposta fu in-
dicato nel dettaglio dallo stesso ministro Acton . La busta indirizzata
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a Pio conservata insieme a questo dossier fa pensare che gli fosse stata
inoltrata copia dello scambio.
Torniamo alla sopra ricordata lettera di Galiani ad Acton del 31
agosto 1785. Secondo l’economista, Luigi Pio, pur avendo ricevuto pre-
cisi ordini di rispondere ai Plenipotenziari americani invitandoli, come
sappiamo, a frequentare il porto di Messina e per il resto procrasti-
nando con belle maniere, non lo aveva fatto «per pigrizia». Nonostante
le chiare istruzioni ricevute, secondo Galiani, Pio tergiversava da «otto
mesi ed affatto non ha scritto né comunicato» e pur avendo incontrato
i commissari americani «non partecipa niente a proposito di ciò che
con costoro abbia trattato». Insiste solo sui prodotti che gli americani
potrebbero fornire, «notizia inutilissima, che si possa cavar da mille
libri» . Traspare insomma una diffidenza nei confronti di Pio, il
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72 Ivi, c. 63.
73 Luigi Pio to the American Commissioners, 22 January 1785, in The Adams Papers,
Papers of John Adams, Harvard University Press, Cambridge MA, vol. 16, 2012, Found-
ers online, National Archives, https://founders.archives.gov/documents/Adams/06-
16-02-0294. La lettera di Pio a Napoli è del 1° marzo, Asn, Esteri, 4210, c. 64.
74 The American Commissioners to the President of Congress, 9 February 1785, Pa-
pers of John Adams cit., vol. 18, 2016; Adams Papers Digital Edition, Massachusetts
Historical Society, 2022, https://www.masshist.org/publications/adams-papers/.
75 To Elbridge Gerry, Auteuil near Paris, March 9 1785, ivi.
76 Asn, Esteri, 4210, cc. 30-35.
77 Asn, Esteri, 4210, cc. 80-81.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)