Page 218 - mediterranea 57
P. 218

218                                                 Recensioni e Schede


                so della rivoluzione costituzionale del   linguistica»  per  esser  stata  in  parte
                1820-1821  e  depurato  anch’esso  di   condotta sulla versione francese an-
                un  passaggio  apparentemente  poco   ziché sull’originale inglese, ma poi è
                politico, ma in fondo molto significa-  analizzata in un paragrafo emblema-
                tivo, quale quello che vedeva Rebecca,   ticamente intitolato «tradurre per tra-
                la casta figlia dell’usuraio ebreo, co-  dire»  nel  quale  si  dimostra  come  gli
                stretta a lasciare l’Inghilterra al mo-  interventi del traduttore servivano a
                mento  della  riconciliazione  fra  sas-  prendere le distanze dalla lettura illu-
                soni  e  normanni:  un  finale,  questo,   minista dello storico inglese e quindi
                che se era possibile presentare oltre-  a difendere quegli elementi, quali mi-
                Manica in virtù dell’antica espulsione   racoli  extra-terreni  e  vite  dei  santi,
                degli ebrei dall’isola, diventava invece   che  erano  invece  stati  duramente
                improponibile  nel  contesto  peninsu-  contestati dallo scetticismo razionali-
                lare, dove statuto e memorie della po-  sta di Gibbon.
                polazione giudaica erano decisamen-    Ma ovviamente la produzione sto-
                te meno ostili.                     riografica del tempo non poteva non
                   Era il caso, infine, della ricca pro-  confrontarsi in particolare con quan-
                duzione di un autore a dir poco cen-  to avvenuto nel quarto di secolo av-
                trale  nell’Ottocento  letterario  fran-  viatosi a far data dal 1789. Sul punto,
                cese  quale  Honoré  de  Balzac,  i  cui   va  detto  che  se  la  tendenza  domi-
                romanzi,  da  Eugénie  Grandet  a  Le   nante fu senza dubbio quella di smi-
                père  Goriot,  furono  sì  abbondante-  nuire  l’impatto  delle  novità  giunte
                mente  tradotti  nel  corso  degli  anni   d’oltralpe allo scopo di sottolineare la
                Trenta, ma servirono essenzialmente   dimensione  autoctona  delle  vicende
                a rifiutare – e non certo ad esaltare –   nazionali, proprio nella città simbolo
                l’esempio  di  un  paese,  la  Francia   della lingua italiana, Firenze, due di-
                post-rivoluzionaria,  divenuto  sim-  stinte – ma per certi aspetti comple-
                bolo  di  un’avidità  materialista  e  di   mentari – traduzioni videro la luce fra
                una  dissoluzione  dei  rapporti  fami-  gli anni Venti e Trenta con il proposito
                liari a cui, invece, la libertà italiana   di rivalutare, nei limiti imposti della
                doveva  ben  guardarsi  dal  tendere:   censura e nei margini di un contesto
                insomma, nell’Italia del Risorgimen-  che  restava  essenzialmente  mode-
                to Balzac veniva tradotto non tanto   rato, l’inevitabilità della svolta rivolu-
                per  offrire  al  pubblico  locale  nuovi   zionaria. Da un lato, il reggiano San-
                modelli a cui ispirarsi, ma, al contra-  sone Coen pubblicava i numerosi vo-
                rio,  «per  scongiurare  le  strade  sba-  lumi della Life of Napoleon Bonaparte
                gliate  intraprese  da  altri  paesi»  [p.   di Walter Scott avendo cura di ripro-
                103].                               porre  le  note  di  marca  liberale  ag-
                   Anche la storiografia non fu certo   giunte  nella  versione  francese  per
                immune  da  significative  manipola-  prendere le distanze dall’orgoglio na-
                zioni, come tra l’altro attestato dalla   zionalista dell’autore inglese, di cui si
                traduzione  italiana  della  celebre   contestava  soprattutto  la  fedeltà  a
                opera di Gibbon sul crollo dell’Impero   Pitt.  In  tal  modo,  si  trasmetteva  un
                romano pubblicata dall’editore Nicolò   messaggio secondo cui certo l’Impe-
                Bettoni negli anni Venti. Traduzione,   ratore còrso restava un tiranno, ma
                questa, che non solo è definita quale   non tutto ciò che questi aveva fatto
                «tipico  caso  di  manipolazione  extra-  andava  condannato,  in  quanto  non





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   213   214   215   216   217   218   219   220   221   222   223