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214 Recensioni e Schede
letterati e artisti. Si potrebbe natu- origini della diplomazia residente
ralmente risalire ancora più indietro siano proprio lì, nelle condizioni po-
e pensare all’agency politica, oltre litiche che si crearono nella Penisola
che al ruolo di mediatore culturale, negli anni ‘80 del Quattrocento, nelle
di Francesco Petrarca, ad esempio. spinte che provenivano da poteri di
O, come viene pure ricordato nel li- fatto che cercavano la propria legitti-
bro, a Rubens che parlava diverse mazione attraverso diverse inizia-
lingue e le cui capacità affabulatorie, tive, fra cui anche lo stabilimento di
oltre che pittoriche, furono di grande ambasciate.
richiamo e chiave aggiuntiva del suo Questa attenzione per gli amba-
successo a Madrid e in Inghilterra. sciatori degli stati minori percorre
Qui comunque il libro, in maniera poi tutto il libro, cogliendone volta a
ancora più incisiva che per altri volta la delicatezza e la fragilità dei
aspetti, interseca la storia diploma- percorsi che molti di loro dovettero
tica con altri campi e altre metodolo- affrontare per non rimanere schiac-
gie di ricerca, come di fatto sta avve- ciati sotto il peso dei giochi di fazione
nendo appunto nel farsi stesso della a corte, la tentazione magari di svin-
ricerca storica più recente dove, ed colarsi dal proprio mandato e co-
evidentemente non è un caso, la sto- struire piuttosto scalate per il rag-
ria dell’arte e del collezionismo, così giungimento di obiettivi personali se
come la storia della scienza e della non circuiti di sociabilità e alleanze
medicina, hanno incrociato e incro- condivise con le potenze maggiori.
ciano la storia diplomatica con pre- Da questo osservatorio privilegiato, il
stiti e scambi non solo di conoscenze volume mette comunque, ed è quel
e competenze, ma anche con lo slitta- che più conta, profondamente in di-
mento degli stessi studiosi da un scussione la categoria di matrice
campo all’altro degli studi. chabodiana della nascita della diplo-
L’analisi di tutti questi vari aspet- mazia come segno della formazione
ti viene argomentata dalla Volpini dello stato moderno. Fu piuttosto il
sulla base di molteplici esempi, che contrario, come tutta una serie di ri-
fanno volta a volta riferimento alle cerche recenti vanno proponendo e
corti sovrane di Spagna, Francia, come il libro appunto illustra e chia-
alla corte imperiale e, qui sta risce. La nascita di uffici deputati al
l’aspetto interessante a mio avviso, raccordo tra ambasciate residenziali
anche alle corti dei piccoli stati, di e vertice politico fu un processo lento
quello del principato mediceo, delle e senza continuità. In fasi politiche
repubbliche di Venezia e Genova e, emergenziali, come durante le guerre
prima ancora, agli inviati delle città d’Italia o le guerre di religione, la na-
anseatiche e dei duchi Sforza di Mi- scita di una diplomazia permanente
lano. Una sensibilità per la que- fu uno strumento, non un segno ap-
stione dei piccoli stati che viene pro- punto, del rafforzamento degli stati.
babilmente all’Autrice dai suoi primi In questa fase gli ambasciatori erano
studi sulla corte medicea, ma che poi ufficiali al servizio delle cancellerie di
le consente non solo di incrociare governo, spesso addottorati in utro-
questi diversi piani di forza del po- que jure, ma spesso anche ecclesia-
tere nella prima età moderna, ma so- stici, in virtù delle loro capacità e
prattutto le fa individuare come le competenze retoriche.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)