Page 216 - mediterranea 57
P. 216
216 Recensioni e Schede
quale Vincenzo Monti. Ma sta di fatto lena, oltre ad individuare nella con-
che, in quel quindicennio, non solo venzione austro-sarda del 1840 un
videro la luce le versioni italiane di momento centrale nello sviluppo
opere destinate ad un grande suc- della circolazione libraria nei territori
cesso nei decenni a venire (come Co- settentrionali e nella conseguente
rinne, ou l’Italie di Mme De Stael, o Le «sperequazione territoriale» di cui fu-
Genie du Christianesme di Chateau- rono vittime lo Stato Pontificio ed il
briand); non solo operarono uomini Regno delle Due Sicilie, sottolinea
che – Ugo Foscolo in primis – si erano l’originalità della politica culturale
rivelati decisivi nella presa d’atto delle singole capitali peninsulari.
della necessità di conferire uno sta- Così, se Milano è presentata quale
tus internazionale alla lingua ita- centro più sviluppato, di Torino si evi-
liana; ma soprattutto, appunto, prese denza come, quantomeno fino al
per la prima volta corpo un sistema- 1848, essa fosse stata, in virtù della
tico sforzo volto a promuovere per via sua italianità elitaria, una delle città
letteraria la libertà nazionale, ossia più restie ad operazioni di traduzione,
un generale progetto di delineazione mentre un discorso ancora diverso ri-
di una «lingua peculiare […] che di- guardò Firenze, che fino ai primi anni
mostrasse che l’italiano (e l’Italia) Trenta fu caratterizzata da una «ge-
aveva tutte le risorse per competere losa autarchia diplomatico-culturale»
alla pari con le più avanzate civiltà in- ed in seguito, anche a causa dello
tellettuali del continente» [p. 40]. scioglimento dell’Antologia, divenne
Tuttavia, se il primo capitolo è sede di diverse traduzioni originali. A
particolarmente incentrato su prota- questo scenario, poi, si aggiungono
gonisti e motivazioni delle traduzioni sia le “tipografie amiche” dimoranti al
di età napoleonica, le pagine succes- di fuori del territorio peninsulare (ed
sive non seguono un andamento cro- in particolar modo nel Canton Ti-
nologico, ma preferiscono invece, pur cino), sia quelle, invece “italianis-
sempre debitamente contestualiz- sime”, attive a Napoli, dove, pur ab-
zando le operazioni editoriali in que- bondando le contraffazioni, non ci si
stione, descrivere aspetti diversi delle limitava ad inglobare passivamente i
traduzioni ottocentesche. Ad esem- successi delle edizioni settentrionali,
pio, il secondo capitolo illustra tanto ma si operava seguendo una precisa
la geografia delle principali sedi edito- linea editoriale volta ad innestare i ri-
riali italiane, quanto il percorso delle sultati di tali contatti internazionali
figure, spesso tutt’oggi colpevolmente all’interno del tessuto culturale meri-
poco conosciute, dei controversi tra- dionale.
duttori del tempo. Se su quest’ultimo In seguito, sempre fedele al pre-
aspetto informazioni interessanti supposto secondo cui «il Risorgimen-
sono fornite a proposito di Gaetano to, sia nel suo versante liberal-pro-
Barbieri e Davide Bertolotti (il primo gressista che nella controparte con-
traduttore di quasi tutti i romanzi servatrice o addirittura controrivolu-
storici di Walter Scott, il secondo au- zionaria, fu accompagnato in ogni
tore della prima trasposizione com- sua fase da un rapporto ben preciso
pleta del settecentesco Decline and con libri (e idee, e immagini, e miti)
Fall of the Roman Empire di Edward stranieri» [p. 45], Casalena articola il
Gibbon), sul punto precedente Casa- proprio studio soffermandosi su una
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)