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                quale Vincenzo Monti. Ma sta di fatto   lena, oltre ad individuare nella con-
                che,  in  quel  quindicennio,  non  solo   venzione  austro-sarda  del  1840  un
                videro  la  luce  le  versioni  italiane  di   momento  centrale  nello  sviluppo
                opere  destinate  ad  un  grande  suc-  della circolazione libraria nei territori
                cesso nei decenni a venire (come Co-  settentrionali  e  nella  conseguente
                rinne, ou l’Italie di Mme De Stael, o Le   «sperequazione territoriale» di cui fu-
                Genie du Christianesme di Chateau-  rono  vittime  lo  Stato  Pontificio  ed  il
                briand);  non  solo  operarono  uomini   Regno  delle  Due  Sicilie,  sottolinea
                che – Ugo Foscolo in primis – si erano   l’originalità  della  politica  culturale
                rivelati  decisivi  nella  presa  d’atto   delle singole capitali peninsulari.
                della necessità di conferire uno sta-  Così, se Milano è presentata quale
                tus  internazionale  alla  lingua  ita-  centro più sviluppato, di Torino si evi-
                liana; ma soprattutto, appunto, prese   denza  come,  quantomeno  fino  al
                per la prima volta corpo un sistema-  1848, essa fosse stata, in virtù della
                tico sforzo volto a promuovere per via   sua italianità elitaria, una delle città
                letteraria  la  libertà  nazionale,  ossia   più restie ad operazioni di traduzione,
                un generale progetto di delineazione   mentre un discorso ancora diverso ri-
                di una «lingua peculiare […] che di-  guardò Firenze, che fino ai primi anni
                mostrasse  che  l’italiano  (e  l’Italia)   Trenta fu caratterizzata da una «ge-
                aveva tutte le risorse per competere   losa autarchia diplomatico-culturale»
                alla pari con le più avanzate civiltà in-  ed  in  seguito,  anche  a  causa  dello
                tellettuali del continente» [p. 40].   scioglimento  dell’Antologia,  divenne
                   Tuttavia,  se  il  primo  capitolo  è   sede di diverse traduzioni originali. A
                particolarmente incentrato su prota-  questo  scenario,  poi,  si  aggiungono
                gonisti e motivazioni delle traduzioni   sia le “tipografie amiche” dimoranti al
                di età napoleonica, le pagine succes-  di fuori del territorio peninsulare (ed
                sive non seguono un andamento cro-  in  particolar  modo  nel  Canton  Ti-
                nologico, ma preferiscono invece, pur   cino),  sia  quelle,  invece  “italianis-
                sempre  debitamente  contestualiz-  sime”, attive a Napoli, dove, pur ab-
                zando le operazioni editoriali in que-  bondando le contraffazioni, non ci si
                stione, descrivere aspetti diversi delle   limitava ad inglobare passivamente i
                traduzioni  ottocentesche.  Ad  esem-  successi delle edizioni settentrionali,
                pio, il secondo capitolo illustra tanto   ma si operava seguendo una precisa
                la geografia delle principali sedi edito-  linea editoriale volta ad innestare i ri-
                riali italiane, quanto il percorso delle   sultati  di  tali  contatti  internazionali
                figure, spesso tutt’oggi colpevolmente   all’interno del tessuto culturale meri-
                poco conosciute, dei controversi tra-  dionale.
                duttori del tempo. Se su quest’ultimo   In  seguito,  sempre  fedele  al  pre-
                aspetto   informazioni   interessanti   supposto secondo cui «il Risorgimen-
                sono  fornite  a  proposito  di  Gaetano   to,  sia  nel  suo  versante  liberal-pro-
                Barbieri e Davide Bertolotti (il primo   gressista  che  nella  controparte  con-
                traduttore  di  quasi  tutti  i  romanzi   servatrice o addirittura controrivolu-
                storici di Walter Scott, il secondo au-  zionaria,  fu  accompagnato  in  ogni
                tore  della  prima  trasposizione  com-  sua fase da un rapporto ben preciso
                pleta  del  settecentesco  Decline  and   con libri (e idee, e immagini, e miti)
                Fall of the Roman Empire di Edward   stranieri» [p. 45], Casalena articola il
                Gibbon), sul punto precedente Casa-  proprio studio soffermandosi su una





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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