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                furono adottate subito dopo le stragi in cui persero la vita lo stesso Falcone e
                Borsellino. Chiediamo che l’intera politica giudiziaria risponda alla situazione
                di emergenza che il Paese ancora attraversa, senza sconti per nessuno 127 .

                   Era in linea con questo clima una lettera aperta al Presidente della
                Repubblica  firmata  anche  da  Marta  nell’estate  del  1995,  durante  un
                Campo antimafia. Il Parlamento aveva approvato una legge che limitava
                gli ambiti di applicazione della custodia cautelare. Era un tema caldo:
                l’anno prima era stato promulgato un decreto, poi ritirato, letto da più
                parti come un modo per ridurre la carcerazione per l’establishment. Di
                natura differente, la legge del 1995 era per alcuni un atto dovuto per im-
                pedire abusi; per altri, inclusi diversi giudici, il provvedimento palesava
                un atteggiamento malevolo verso la magistratura 128 . Nella lettera firmata
                da Cimino si sposava questa seconda interpretazione, chiedendo di ri-
                mandare alle Camere il testo «perché non si torni indietro, perché non si
                “normalizzi” tangentopoli e perché i magistrati più impegnati contro la
                mafia e la corruzione possano serenamente continuare il loro lavoro» 129 .
                Lo shock provocato dalle decine di omicidi e dalle stragi, l’indignazione
                per la corruzione svelata dalle inchieste, la preoccupazione che membri
                della classe dirigente restassero impuniti per via di leggi ad hoc, avevano
                mutato il significato della linea garantista, spingendo ambienti generica-
                mente progressisti verso un racconto pubblico della carcerazione carat-
                terizzato da una sensibilità opposta a quella mostrata per decenni da co-
                munisti o Nuova sinistra. Restava il problema di quale cultura politica
                potesse rispondere a tale cambiamento, e di quali riferimenti partitici po-
                tessero rappresentarla nelle Camere. A una persona come Marta Cimino
                non era forse sfuggito quanto accaduto nell’ultimo passaggio al Senato,
                dove l’unica forza espostasi in modo compatto e numericamente rilevante
                nell’opposizione alla riforma della custodia cautelare era stata la Lega
                Nord (suoi 34 dei 38 voti contrari) 130 .


                   127   Comunicato  stampa  intestato  «Palermo  Anno  Uno»  e  intitolato  «Comunicato
                Stampa. Lettera Aperta», 24 giugno 1995, ivi. Sull’uso del termine «normalizzazione»
                vedi anche il dattiloscritto non intitolato, che inizia con «Parlo come portavoce di Pau»,
                s.d., ivi.
                   128  E. Bruti Liberati, Magistratura e società nell’Italia repubblicana cit., pp. 286-299.
                Ringrazio  Paola  Maggio  per  alcune  considerazioni  in  merito  al  dibattito  giuridico  su
                quella riforma.
                   129  La petizione, con le firme apposte durante un Campo antimafia svoltosi a Man-
                duria tra fine luglio e inizio agosto 1995 (quella di Marta è la seconda), è conservata in
                Amc, Raccoglitore Blu «96/2».
                   130   https://documenti.camera.it/_dati/leg12/lavori/stenografici/stenografico/326
                13.pdf, consultato il 5 febbraio 2023. Votarono contro 38 senatori, 34 dei quali della
                Lega Nord. Tra gli altri figuravano 2 del gruppo Rifondazione-Progressisti, 1 di Sinistra
                democratica  e  1  del  gruppo  Verdi-Progressisti-La  Rete;  nessuno  di  questi  gruppi  si
                mosse compattamente:  https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/140651.
                pdf, consultato il 5 febbraio 2023.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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