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162 Dario Salvatore
in un vero e proprio Comitato propulsore per i lavori di Napoli . Tale
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operazione permise al Presidente del Consiglio di saldare l’alleanza con
i vertici delle associazioni economiche napoletane e allo stesso tempo
aggirare l’intermediazione del problematico fascio locale da poco or-
fano della figura di Aurelio Padovani.
Di fronte alla mano tesa da Roma la Camera di Commercio di Napoli
fece preparare un memoriale in 14 punti consegnato personalmente
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dall’allora sindaco della città Raffaele Angiulli a Roma, dove fu letto
alla presenza di Mussolini, Alberto De Stefani (ministro delle Finanze)
e Gabriello Carnazza (ministro dei Lavori Pubblici) . Al primo punto
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del memoriale c’era il porto con i suoi lavori di completamento e di
ammodernamento, a testimonianza di quanto la questione fosse cen-
trale per la borghesia mercantile della città. Venne ridiscusso, poi,
l’annoso problema del porto napoletano come sede di armamento:
Per risolvere la crisi della disoccupazione e per dare a molte industrie e a
molti commerci nostri la possibilità di vivere e indispensabile che Napoli sia
capolinea e porto di effettivo armamento delle linee sovvenzionate per le isole
maggiori e le Colonie. […] è bene ripetere che porto di effettivo armamento
intendesi che a Napoli per le dette linee, abbia luogo:
a) L’arruolamento di tutto il personale
b) Ogni lavoro di riparazione e allestimento
c) Il vettovagliamento completo 11 .
A tali richieste i membri del Governo presenti alla riunione mostra-
rono aperture solo per i lavori previsti al porto mercantile lasciando il
resto a future deliberazioni, le quali rimasero inevase anche nei suc-
cessivi incontri tra Governo e amministrazione comunale . Il finan-
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ziamento dei lavori al porto non poté nascondere del tutto il mal-
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8 «Il Mezzogiorno», 7-8 agosto 1923, Per l’avvenire di Napoli. La nomina di un comitato
esecutivo.
9 «Il Mezzogiorno», 18-19 luglio 1923, Il memoriale della Camera di Commercio.
10 «Il Mezzogiorno», 19-20 luglio 1923, Ciò che Napoli ha ottenuto dall’on. Mussolini.
11 Acs, Pcm, Gab., 1923, fasc. 8/1, n° 1947, Provvedimenti per Napoli e il Mezzo-
giorno.
12 «Il Mattino», 4 ottobre 1924, Mussolini concreterà al ritorno da Milano i provvedi-
menti per Napoli; id., 10 ottobre 1924, Lo studio dei provvedimenti per Napoli.
13 Con il R.D. del 20 gennaio 1924 n. 239 furono stanziati 200 milioni per il comple-
tamento delle opere portuali. Nella fattispecie: il prolungamento del Molo S. Vincenzo e
della diga dei Granili, banchinamento e allargamento del pontile Vittorio Emanuele II e
del Molo Masaniello, creazione di 3 nuovi moli Bausan, Duchessa d’Aosta e Vigliena. Il
40% dei finanziamenti fu destinato all’arredamento del porto con l’installazione di gru
elettriche, potenziamento degli allacciamenti ferroviari e creazione di nuovi magazzini.
La somma fu ripartita in otto esercizi finanziari dal 1924 al 1932 con una liquidità media
annua di 25 milioni di Lire. Di questi 200 milioni circa 15 furono stanziati secondo il
R.D. 3 maggio 1923, n. 1285 per le opere pubbliche straordinarie negli esercizi finanziari
dal 1924-1925 al 1927-1928. Cfr. «Il Popolo d’Italia», 2 dicembre 1923, Le convenzioni
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)