Page 169 - mediterranea 57
P. 169
La regina del fascismo. Lo sviluppo del polo marittimo napoletano... 169
del 16 ottobre 1924 col quale promosse: «l’opportunità che siano sta-
biliti, obbligatoriamente, nella concessione dei servizi sovvenzionati, i
porti di armamento» . La proposta trovò la ferma opposizione di Broc-
50
cardi «perché potrebbe suscitare una certa agitazione e rivalità fra i
singoli porti». Il presidente Orlando si associò al parere espresso da
Broccardi, pur non eludendo il problema posto dal Del Carretto «in-
quantoché gli sono note le attuali condizioni del porto di Napoli». Cio-
nonostante, l’ex sindaco di Napoli non demorse e continuò a chiedere
che l’ordine del giorno fosse messo a verbale. La tensione era evidente
e lo stesso Broccardi non ne fece mistero: «la questione può dar luogo
a delle discussioni gravissime tra città e città». Alla fine, Orlando, pur
non approvando l’ordine del giorno, decise di rimettere la questione al
Governo . L’esito a cui si giunse è emblematico della complessità degli
51
interessi in gioco: la Commissione preposta al riordino dei servizi ma-
rittimi non volle prendersi la responsabilità di eleggere i porti di arma-
mento per legge sapendo come dietro motivi economici si celassero
moltissimi interessi politici e di prestigio. Il rimpallo al Governo dimo-
stra tutta la centralità dell’argomentazione politica a fronte di quelle
economiche e logistiche. Echi degli attriti interni alla Commissione
sono rintracciabili nella relazione che Del Carretto espose al Primo
congresso per lo sviluppo economico del Mezzogiorno:
Non ho altro da aggiungere: solo che sostenni strenuamente, durante tutti
i lavori della Commissione, che questa definisse anche i porti di armamento
dei vari gruppi, e quindi assegnasse a Napoli ciò che le spetta; ma la maggio-
ranza opinò che esorbitasse dalle competenze della Commissione stessa tale
assegnazione 52 .
La mancata designazione a sede di armamento di Napoli in quella
tornata di sovvenzioni suggellò la fine della prima fase della ‘guerra
tirrenica’, cioè di un periodo di forti tensioni e rivendicazioni tra le
piazze marittime di Napoli, Genova e Palermo. Va chiarito che la com-
petizione per assicurarsi rotte, merci e navi non è un fattore di speci-
ficità delle città in questione. Anzi, la rivalità tra città portuali è un
elemento quasi intrinseco della storia marittima del mondo . La
53
50 Acs, Archivi di personalità e famiglie, Michele Castelli, b. 8, fasc. 40.
51 Ibidem.
52 Aa.Vv., Atti del I Congresso per lo sviluppo economico del Mezzogiorno, Stabilimento
Cromo-Tipografico Francesco Razzi, Napoli, 1926, p. 203.
53 Cfr. F. Broeze (ed), Gateway of Asia. Port cities of Asia in the 13 th -20 th Centuries,
Routledge, London and New York, 2010; M.B. Miller, Europe and the Maritime World. A
Twentieth-Century History, Cambridge University Press, New York, 2012; B. Beaven, K.
Bell, R. James (eds), Port Towns and Urban Cultures International Histories of the Water-
front, c.1700—2000, Palgrave Macmillan, London, 2016; J. Darwin, Unlocking the world.
Port cities and globalization in the age of steam 1830-1930, Allen Lane, London, 2020.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)