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La regina del fascismo. Lo sviluppo del polo marittimo napoletano... 171
terremoto che aveva colpito la città nel 1908 e dopo la fine della grande
spinta oceanica, la borghesia mercantile e armatoriale messinese
aveva scommesso sul commercio con i Paesi oltre Suez trovando red-
ditizi traffici soprattutto con l’Australia . La privazione dei collega-
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menti con il Mar Rosso poteva significare perciò una riduzione anche
dei traffici con l’Oceania, dato che stazioni come Aden fungevano da
porti di trasbordo ed entrepôt. I frutti di queste pressioni furono rac-
colti all’approvazione delle convenzioni definitive del 1925, che preser-
varono lo scalo di Messina nella nuova linea 10 (ex linea 14), anche se
solo nel viaggio di andata.
Un altro terreno di scontro tra le città siciliane e Napoli si ebbe in
occasione dell’inaugurazione della fiera campionaria di Tripoli nel
1927. Alcune città siciliane, e in modo particolare Siracusa, biasima-
rono il ministero delle Comunicazioni per la frequenza dei collegamenti
ritenuta non proporzionale all’ampia adesione degli espositori siciliani
alla fiera.
Una vasta partecipazione che venne brandita come un vero deter-
rente contrattuale dai rappresentanti siciliani . Nelle recriminazioni
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siciliane si contestò indirettamente la scelta di aver adibito Napoli
come porto di concentramento quando i numeri dell’evento rimarca-
vano l’assoluta preminenza dei commercianti siciliani. Gli esempi di
Messina e Siracusa mostrano lucidamente la capacità di difesa dei
propri interessi che le città siciliane seppero mettere in gioco a più
riprese nel corso degli anni Venti.
Il nuovo equilibrio non poteva di certo soddisfare chi in città aveva
creduto in una Napoli ‘Regina del Mediterraneo’ e le evidenti contrad-
dizioni tra le propagandate premesse e l’effettiva riorganizzazione dei
servizi marittimi offrirono il fianco alle critiche dei giornali locali:
Nel 1913, a Napoli furono assegnate le linee per il Canada, quella celere
per l’Egitto, le comunicazioni con Tripolitania e Cirenaica, la Napoli-Lipari-
Messina, la linea settimanale con la Sardegna. Scoppiata la guerra cosa
avvenne? Che la linea con il Canada fu soppressa, che quella col l’Egitto
col pretesto di migliorare i traffici internazionali fu spostata a Genova come
capolinea, che le linee per le colonie mediterranee furono limitate a Sira-
cusa […] Basterebbe questo accenno sommario per dimostrare palese-
mente, che pur essendo stata Napoli conclamata Regina del Mediterraneo,
essa non è altro che una regina senza sudditi 58 .
56 S.M. Cicciò, Il porto di imbarco di Messina. L’ispettorato e i servizi di emigrazione
(1904-1929), FrancoAngeli, Milano, 2016, pp. 104-121.
57 Acs, Pcm, Gab., 1927, fasc. 14/1, n° 4151, Linea di Navigazione Siracusa-Tripoli
in occasione della fiera; ivi., 1928, fasc. 13/4, n° 10230, Comunicazioni marittime Si-
racusa-Tripoli.
58 Il «Roma», 30 ottobre 1924, Napoli e le linee sovvenzionate.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)