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La regina del fascismo. Lo sviluppo del polo marittimo napoletano... 177
Queste considerazioni offrono motivi a sostegno della tesi ‘deci-
sionista’ a favore di Napoli, che colpì Palermo nei suoi interessi e
nel suo orgoglio cittadino. Per quanto queste argomentazioni ab-
biano sicuramente valore, specialmente per un regime attento ai
cali di consenso, bisogna anche tenere conto della situazione patri-
moniale del gruppo Florio all’atto di costituzione della Tirrenia. Gli
studi di Giuseppe Barone e Orazio Cancila dimostrano chiaramente
come il gruppo Florio, impegnato all’epoca in diversi settori (navi-
gazione, tonnare, cave di tufo, aziende agricole), versasse già prima
del divampare della crisi in uno stato di profondo dissesto econo-
mico . Limitatamente al ramo della navigazione la Florio registrò
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costanti conti in perdita nel periodo considerato e questo nono-
stante l’assunzione dal 1925 dei servizi sovvenzionati del Tirreno
inferiore. I vari tentativi di riportare in sesto le attività del gruppo
sul finire degli anni Venti si rivelarono insufficienti e all’indomani
del 1933 il deficit della società ammontava a 51 milioni di Lire.
A queste condizioni, cioè di «agonia» come afferma Barone , la fu-
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sione con la Citra non appare uno smacco perpetrato ai danni di una
potente e gloriosa casa siciliana, ma la conditio sine qua non per la
continuazione delle attività nel settore della navigazione. Infine, biso-
gna considerare che se la Florio versava in tali deficitarie condizioni la
Citra si trovava addirittura in una situazione peggiore come attestano
le prime rilevazioni della Tirrenia .
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6. I fattori del successo
Quanto appena illustrato fornisce dei primi elementi per provare a
formulare una risposta alla domanda sottesa in queste ultime pagine:
perché Napoli divenne sede di armamento? Da un certo punto di vista
si rimane perplessi per una designazione che Vito Dante Flore non
esita a definire «ardita» dopo che Genova e Palermo erano riuscite ad
«annientare qualsiasi alito di vita dell’armamento napoletano» . Tale
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80 G. Barone, Tramonto di una dinastia. I Florio (1908-1937) in Aa.Va, L’economia dei
Florio. Una famiglia di imprenditori borghesi dell’800, Sellerio, Palermo, 1990; id., Il tra-
monto dei Florio, «Meridiana», n. 11-12, 1991, pp. 15-46; O. Cancila, Giolitti, La Banca
d’Italia, La Navigazione Generale Italiana e il salvataggio di Casa Florio (1908-1909),
«Mediterranea – Ricerche Storiche», n. 10, agosto 2007, pp. 299-330; id., I Florio. Storia
di una dinastia imprenditoriale, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2019.
81 G. Barone, L’economia dei Florio, cit., p. 80.
82 Acs, Pcm, Gab., 1931-1933, fasc. 13/5, n° 5943, Società di navigazione Citra e
Tirrenia – Sovvenzione.
83 V.D. Flore, L’industria dei trasporti marittimi in Italia. Parte II: L’azione dello Stato
tra il 1860 e il 1965, Aziende tipografiche eredi Dott. G. Bardi, Roma, 1970, p. 415.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)