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La regina del fascismo. Lo sviluppo del polo marittimo napoletano... 179
nuova società di navigazione. La Napoli diventata sede di armamento
non era, in effetti, la stessa città visitata da Mussolini sei anni prima.
Nel complesso i lavori di ammodernamento durati 10 anni assicura-
rono 2.670m di nuove banchine e un’estensione dell’area portuale che
passò da 81 a 250 ettari . Si trattava perciò di raccogliere i frutti di
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un lungo e tortuoso percorso di investimenti pubblici che affondava le
sue radici concettuali e pratiche nella legge speciale per Napoli del
1904 . Anche il ministero delle Corporazioni convenne, per esempio,
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che date le spese sostenute per i lavori al porto «è desiderabile, perciò,
che gli sforzi sensibili che si stanno facendo per mettere in efficienza
il porto di Napoli siano completati con provvedimenti che concorrono
a richiamare e sviluppare effettivamente traffico di esso scalo» . In
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quest’ottica e alla luce delle profonde trasformazioni infrastrutturali
dello scalo la scelta di ubicare la sede della Tirrenia nel capoluogo
campano preferendolo ad altri porti meridionali non appare così fa-
ziosa o campanilistica.
7. Conclusioni
Se motivi politici e tecnici contribuirono al raggiungimento del-
l’obiettivo dell’ammodernamento dello scalo e della dotazione di una
grande compagnia di navigazione, le visioni di sviluppo che c’erano
dietro quei due percorsi furono profondamente diverse e gli anni che
seguirono acuirono tali divergenze di vedute. Un primo cruciale scarto
riguardò l’immagine e la realtà dei traffici del porto napoletano. Il fa-
scismo definì – non solo retoricamente – la sua politica di interventi
sulla considerazione di una naturale vocazione mediterranea dello
scalo partenopeo per la sua effettiva strategica collocazione nel mezzo
del Mediterraneo, che tornava utile anche per un discorso di proie-
zione geopolitica . In questa valutazione, come visto, il regime fu so-
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stenuto da quella minoranza organizzata locale che si fece portavoce
del riorientamento in chiave mediterranea dei traffici commerciali
della città.
87 P. Frascani, Strutture e traffici del porto di Napoli: 1860-1960 in M.E. Tonizzi (a
cura di), I porti dell’Europa mediterranea (secoli XIX e XX), numero monografico di «Me-
moria e ricerca», (11) 2002, p. 53.
88 E. Mazzetti, F. Barbagallo (a cura di), Il porto e la città di Napoli ai primi del ‘900,
Sergio Civita Editore, Napoli, 1984.
89 Acs, Pcm, Gab., 1931-1933, fasc. 13/5, n° 1029, Riordino dei servizi marittimi
dello Stato nel Tirreno, doc. n° prot. 14195.
90 D. Rodogno, Il nuovo ordine mediterraneo. Le politiche di occupazione dell'Italia
fascista in Europa (1940-1943), Bollati Boringhieri, Torino, 2003.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)