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Matteo Di Figlia
MARTA CIMINO E IL COMITATO DEI LENZUOLI.
ANTIMAFIA, CORDOGLIO E MOBILITAZIONE
NELL’ITALIA DEGLI ANNI ‘90*
DOI 10.19229/1828-230X/57082023
ABSTRACT: Nel 1992 le stragi in cui perdettero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Mor-
villo e Paolo Borsellino, insieme alle donne e agli uomini che ne componevano le scorte, provo-
carono uno shock in tutto il Paese. Anche per questo, il 1992 è considerato un anno spartiacque,
data cruciale per la fine della Repubblica dei partiti. In questo saggio si ricostruisce la storia di
un tentativo di mobilitazione del tutto nuovo, il comitato dei lenzuoli, nato spontaneamente su-
bito dopo la strage di Capaci per iniziativa di Marta Cimino, una ex militante della nova sinistra,
figlia di due militanti del Partito comunista italiano. Per la sua breve vita, il Comitato fu una
delle espressioni più note del movimento antimafia.
PAROLE CHIAVE: Antimafia, lutto pubblico, memoria, Seconda repubblica.
MARTA CIMINO AND THE SHEET COMMITTEE. POLITICS, MOURNING AND MOBILISATION
IN 1990S ITALY
SOMMARIO: In 1992, the massacres in which judges Giovanni Falcone, Francesca Morvillo and
Paolo Borsellino lost their lives, along with the women and men who made up their escorts,
caused a shock throughout the country. Also for this reason, 1992 is considered a watershed
year, a crucial date for the end of the “First Republic”. This essay reconstructs the history of an
entirely new attempt at mobilisation, the Committee of the Sheets, which was born spontane-
ously immediately after the Capaci massacre on the initiative of Marta Cimino, a former militant
of the New Left, the daughter of two militants of the Italian Communist Party. For its short life,
the Committee was one of the best known expressions of the anti-Mafia movement.
KEYWORDS: Anti-mafia, public mourning, memory, Second Republic.
* Ho scritto questo saggio grazie alla generosa disponibilità della figlia di Marta, Ca-
terina Cammarata, che mi ha messo a disposizione l’archivio di sua madre prima che
fosse depositato presso l’Istituto Gramsci Siciliano, dove a breve sarà accessibile al pub-
blico. Al momento della mia consultazione, l’archivio era diviso in 11 raccoglitori, cia-
scuno dei quali contraddistinto da un colore e da una scritta sul dorso indicante l’anno
e un numero di suddivisione interna. In una cassetta a parte erano invece sistemate
cinque cartellette di colori diversi (bordeaux, giallo, rosso, trasparente, verde). Farò ri-
ferimento a questa suddivisione, da attribuire alla stessa Marta Cimino, riportando per
i raccoglitori il colore e la dicitura esatta leggibile sul bordo e per le cartellette un riferi-
mento al colore. Invece, numero io le due scatole nelle quali sono conservate 109 video-
cassette, quasi tutte contenenti registrazioni di programmi televisivi effettuate dalla
stessa Marta Cimino (Scatola 1: 38 videocassette; Scatola 2: 71 videocassette). In questo
saggio vengono dunque utilizzate le seguenti abbreviazioni: Amc: Archivio Marta Ci-
mino; Aigs, AmarcC: Archivio Istituto Gramsci Siciliano, Archivio Marcello Cimino. In
nota, il nome Cimino, se usato senza alcun nome di battesimo scritto per esteso o pun-
tato, si riferisce a Marta. Scrivo per esteso il nome di battesimo del padre per evitare
possibili confusioni.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)