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                1. Introduzione, ovvero: una storia familiare

                   Il 26 maggio del 1992, poco dopo i funerali delle vittime della strage di
                Capaci, anche scossa dalle lacrime della figlia tredicenne, una donna ap-
                pese al balcone di casa un lenzuolo su cui aveva scritto «Palermo chiede
                giustizia»: la donna si chiamava Marta Cimino e insieme alla madre, alla
                sorella e ad altre persone a lei vicine, stava fondando il Comitato dei len-
                zuoli . In questo saggio ricostruirò la storia sua e di quel gruppo, collo-
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                candola nel contesto caratterizzato dalla crisi degli stati nazionali, dei
                partiti di massa e delle ideologie novecentesche, e dal contestuale affer-
                marsi, nel dibattito pubblico, della figura delle vittime . Sostengo che il
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                Comitato dei lenzuoli rappresentò la trasposizione sul piano politico di
                una grande esperienza di lutto collettivo, che voleva fare a meno di storici
                corpi intermedi, quali partiti e sindacati. Anzi, il Comitato stesso svolgeva
                una funzione di mediazione, facendosi punto di riferimento per un ampio
                fronte di opinione pubblica che, in Italia e all’estero, si interessava all’an-
                timafia e trovava nei componenti del Comitato, i «lenzuolini», interlocutori
                assidui. Il nodo della politica restava però nei vissuti e nelle biografie dei
                protagonisti di quel coraggioso slancio di impegno civile, i quali, in cerca
                di risposte sul piano dei valori, si distanziavano da punti di riferimento
                ideali che, ormai male in arnese, avevano retto per decenni, ma non ri-
                nunciarono mai a cercarne altri. La storia di Marta Cimino fu anche que-
                sto: il tentativo di fare del Comitato una bussola di luce per chi, perso il
                porto sicuro delle identità politiche, si apprestava a navigare nella notte
                senza stelle della crisi di sistema.
                   Marta Cimino era nata a Palermo nel 1950 da Marcello e da Giu-
                liana Saladino . I genitori si erano conosciuti nelle redazioni di giornali
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                   1   L’episodio  è  raccontato  in  Storia  di  Marta,  Istituto  Gramsci  Siciliano,  Palermo,
                2022, p. 2. Il libretto, che raccoglie uno scritto autobiografico di Marta Cimino, è stato
                edito  per  accompagnare  la  mostra  sul  Comitato  dei  lenzuoli  allestita  presso  la  sede
                dell’Istituto nel 2022. La numerazione delle pagine è mia. Sulla nascita del Comitato e
                sulla natura collegiale di quel gesto: J. e P. Schneider, Un destino reversibile. Mafia,
                antimafia e società civile a Palermo, Viella, Roma, 2009 (2003), pp. 179-180.
                   2  Per brevità mi limito a G. De Luna, La repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia
                divisa, Feltrinelli, Milano, 2011. Sullo specifico dell’antimafia M. Ravveduto, La religione
                dell’antimafia. Vittime, eroi, martiri e patrioti della resistenza civile, in Strozzateci tutti, a
                cura di M. Ravveduto, Aliberti, Roma, 2010 pp. 541-584; C. Moge, La construction d’une
                mémoire publique de la lutte contre la mafia, de 1982 à 2012, à partir d’un martyrologe:
                Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, Giovanni Falcone et Paolo Borsellino, Tesi di
                Dottorato discussa il 30 novembre 2015 presso l’Université Grenoble Alpes; M. Ravve-
                duto, La toponomastica della seconda repubblica. Falcone e Borsellino, vittime della ma-
                fia, «Memoria e Ricerca», vol. 57, 2018, pp. 157-174.
                   3  M. Perriera, Marcello Cimino. Via e morte di un comunista soave, Sellerio, Palermo, 1990;
                G. Fiume, Finché non c’è collera non c’è speranza, in G. Saladino, Chissà come chiameremo
                questi anni, Sellerio, Palermo, 2010, pp. 9-66; nello stesso volume, vedi anche la testimo-
                nianza delle figlie: Giuditta e Marta Cimino, Un uomo, una donna, pp. 547-551.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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