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Marta Cimino e il Comitato dei lenzuoli. antimafia, cordoglio e mobilitazione... 193
che in una lettera a Marta spiegava come i promotori bolognesi voles-
sero far politica «a prescindere dalle appartenenze», per «non volersi
dare una veste di gruppo organizzato e di associazione, perché da
un’organizzazione uno si aspetta sempre che vengano delle cose “pre-
confezionate”» . Qualche settimana dopo, Simonetta le parlò nuova-
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mente del rapporto tra antimafia e vecchia politica, presentandolo an-
che come un rapporto tra il femminile e il maschile. Le allegava il nu-
mero di una rivista vicina al Pds di Bologna dove M., suo amico, aveva
scritto un articolo su Rita Atria, la giovane collaboratrice dei magistrati
suicidatasi dopo l’uccisione di Borsellino. Diceva Simonetta:
M. è il mio più caro e vecchio amico, iscritto al Pci e poi al Pds da sempre,
ed è stato uno dei più affettuosi e tenaci sostenitori dell’inutilità del nostro
lavoro, poi ha sottoscritto il manifesto, anzi i manifesti, anche se è rimasto
finora in posizione di osservatore… guardandoci lavorare e forse mettendoci
alla prova. Tra me e lui c’è sempre stato un rapporto di dipendenza politica:
lui, più capace e abituato di me al mondo delle idee e delle parole della politica
riusciva, è sempre riuscito fino a quest’anno, a convincermi delle molte buone
ragioni del suo partito, anche se doveva molto faticare per trovare l’ultimo
argomento decisivo, per convincermi a votarlo! Insomma, per farla breve, tra
il serio e il faceto io mi sono emancipata da lui nel corso di quest’anno e alla
fine lui ha riconosciuto che nel discorso fatto il 20 di novembre si vedeva
quanto sono cresciuta, e gli è molto piaciuto… gli uomini, che paternalisti!
Comunque, come regalo di Natale a me e al Comitato lui ha scritto questo
pezzo su Rita Atria, una storia a cui so che tieni molto, e anche io, anche noi,
non vorremmo si dimenticasse 29 .
La difficile convivenza con la vecchia politica non si esauriva sul
piano della relazione di genere. Rossana Rossanda, ad esempio, definì
«insopportabilmente retorica la tv di mamme, bambini, vedove e len-
zuola» , suscitando le reazioni dei membri del Comitato , che si muo-
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vevano su un altro piano. Aderirono a Palermo anno uno (Pau) una
federazione di sigle nata alcuni mesi dopo le stragi , le cui iniziative
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erano controfirmate da numerose associazioni che andavano dai cen-
tri studio alle associazioni di volontariato, dai gruppi cattolici alle fe-
derazioni scoutistiche, dai nuclei autogestiti di studenti alle sigle del
volontariato o alle consulte di quartiere. La scarsa presenza, in questo
milieu, di partiti e sindacati, o il loro ruolo marginale , era avvertita
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con amarezza anche da alcuni componenti del Comitato:
28 Simonetta S. a Cimino, 17 novembre 1992, e materiale allegato in Amc, Raccogli-
tore rosso «1992/3».
29 Simonetta S. a Cimino, 23 dicembre 1992, ivi, Raccoglitore blu «1992/2».
30 R. Rossanda, Farouk Kassam, sotto il lenzuolo niente, «il manifesto», 20 giugno
1992, il cui ritaglio è conservato anche ivi.
31 G. Fiume, Introduzione, in Un lenzuolo contro la mafia cit., pp. 5-6.
32 U. Santino, Storia del movimento antimafia cit., pp. 289-290 e 295.
33 J. e P. Schneider, Un destino reversibile cit., p. 186.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)