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196 Matteo Di Figlia
Spiccava l’assenza dei vecchi riferimenti ideologici. Ne «i nove con-
sigli scomodi», una sorta di vademecum stilato dal Comitato, si defi-
niva un ambito di intervento pensato sul senso civico . Coerente-
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mente con quanto avveniva in ampie parti del mondo occidentale , la
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memoria era invece un valore assoluto. I componenti del Comitato
chiesero alla Società che gestiva le autostrade (Anas) di ripristinare il
passaggio con un cavalcavia, ma di non riparare il cratere lasciato
dall’attentato del maggio 1992 «sino al giorno in cui killer e mandanti
saranno processati e condannati» .
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Davanti al rifiuto dell’Anas lamentarono che «sul luogo velocemente
ripristinato non esiste segno alcuno del crimine e per giunta la polizia
intima di non sostare a chi vuole solo deporre un fiore ai piedi del
guardrail», e auspicarono che si facesse qualcosa affinché quel tratto
divenisse «un punto di memoria collettiva» . Scrissero appelli in cui
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invitavano i cittadini a esporre «lenzuoli con scritte antimafia dal 19
settembre (due mesi dalla strage Borsellino) al giorno 23 settembre (4
mesi dalla strage Falcone)» , e domandarono al sindaco di Palermo di
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«tutelare» l’albero sotto la casa abitata da Falcone, luogo di commemo-
razioni e ormai noto come Albero Falcone , per garantirne, «i caratteri
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unici di luogo della memoria, del dolore, del bisogno di giustizia […].
Sull’autostrada è stata cancellata ogni memoria della strage. Vogliamo
cancellarla anche in città?» . L’espressione «per non dimenticare», ri-
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petuta come un mantra , definiva uno spazio di riconoscimento che
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andava ben oltre i confini della Sicilia.
È infatti il caso di sottolineare un’altra novità, ovvero il grande (e ine-
dito) interesse dei media nazionali verso il mondo dell’antimafia che,
certamente da attribuire al clamore delle stragi, andò poi diminuendo,
pur senza tornare mai ai livelli precedenti agli anni ’80. Il Grafico 1 segue
53 M. Alajmo, Un lenzuolo contro la mafia cit., pp. 120-124.
54 Per alcune considerazioni disciplinari: J. Winter, The Generation of Memory: Re-
flections on the “Memory Boom” in Contemporary Historical Studies, «Canadian Military
History», Vol. 10, N. 3, 2001, pp. 57-66. Ringrazio Guri Schwarz per la segnalazione
dell’articolo.
55 Vedi i fogli dattiloscritti intitolati «Ansa, sede di Palermo, televideo», uno s.d., l’altro
13 giugno 1992, entrambi in Amc, Raccoglitore blu «1992/2». Anche J. e P. Schneider,
Un destino reversibile cit., pp. 180-181.
56 Foglio intitolato «Per Ansa per televideo antipiovra», s.d., in Amc, Raccoglitore blu
«1992/2».
57 «Appello ai cittadini di Palermo», 17 agosto 1992, ivi, Raccoglitore rosso «1992/3».
58 D. Puccio-Den, The Anti-Mafia Movement as Religion? The Pilgrimage to Falcones
Tree, in Shrines and Pilgrimage in Modern World, a cura di P. J. Margry, Amsterdam
University Press, Amsterdam, 2008, pp. 49-70.
59 Lettera dattiloscritta al sindaco di Palermo, 29 ottobre 1992, ivi.
60 Ad esempio, Cimino al questore di Palermo, 10 dicembre 1992, ivi, ma soprattutto
il foglio intitolato «19 e 23 gennaio 1993», s.d., ivi, Raccoglitore rosso «1993/1».
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)